I dolori articolari sono uno dei tanti segni dell’invecchiamento. A seconda delle articolazioni interessate (dita delle mani o dei piedi, colonna vertebrale in una o più parti, ginocchia, gomiti, anche), l’artrosi può manifestarsi in modo diverso, con sintomatologie più o meno dolorose. L’artrosi è in genere accompagnata da rigidità nei movimenti, proprio perché le articolazioni si muovono con maggiore difficoltà. Benché il fenomeno sia legato all’età, non tutti ne soffrono allo stesso modo: i fattori che influiscono sono infatti numerosi, e tra questi anche traumi e lesioni.
L’artrosi è un processo inevitabile. Ma per arginarlo e impedire che degeneri troppo, la dieta può fare la sua parte: la scelta di cibi adeguati (verdure crude e cotte in abbondanza, frutti, cereali integrali, semi di lino, olio extravergine, legumi) può contribuire a prevenire e ad alleviare questa ed altre forme di malattie reumatiche. Tutte le forme reumatiche traggono giovamento da una dieta antinfiammatoria che escluda l’alcol e riduca al minimo proteine animali (in particolare carni rosse, frattaglie e selvaggina, latticini), cereali raffinati, grassi cotti.
La Scienza ci dice che l’olio d’oliva aiuta ad alleviare i dolori alle articolazioni così come fanno i farmaci, ma senza gli effetti collaterali dannosi per le articolazioni. Alcuni studi hanno infatti dimostrato che un composto presente nell’olio chiamato oleocantale previene la formazione degli enzimi pro-infiammatorii COX-1 e COX-2 con le stesse modalità dei farmaci anti-infiammatori non steroidei, i cosiddetti FANS. Inibendo tali enzimi, vengono attenuate l’infiammazione e l’aumentata sensibilità al dolore ad essa connessa. I ricercatori hanno affermato che 50 millilitri d’olio – cioè quasi quattro cucchiai da tavola – hanno un’azione pari a quella di una compressa da 200 mg di ibuprofene, uno dei composti anti-infiammatori più diffusi. Tutto questo avviene, come dicevo, senza gli effetti collaterali invece presenti – come conferma uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet – con l’uso prolungato dell’ibuprofene e di altri FANS, che, oltre a poter provocare sanguinamento intestinale e danni renali, causano un danneggiamento dei tessuti articolari, soprattutto in coloro che affetti da artrosi dell’anca hanno fatto forte affidamento sui FANS. Il paracetamolo – altro farmaco anti-infiammatorio – non danneggia le articolazioni, ma è ancora pericoloso: l’avvelenamento da paracetamolo, legato ad una sua assunzione eccessiva, ha superato l’epatite come causa principale di insufficienza epatica acuta.
Una caratteristica importante che sta sempre più emergendo è quella di impiegare sempre di più l’olio extra vergine di oliva spremuto a freddo, ad esempio nel delizioso pesto, nei condimenti per insalata e come salsa di immersione per il pane artigianale. Ricordate però che l’olio va conservato al fresco, lontano dalla luce e ben chiuso. Infatti, più diventa vecchio più perde potere anti-infiammatorio mentre tale potere raggiunge il suo picco entro i due otre mesi dopo la sua pressione.