Nell’antica Grecia i vincitori delle gare del Giochi Olimpici, oltre a ricevere come riconoscimento il ramoscello d’olivo, avevano in dono anfore piene di olio di prima qualità. Dopo Omero anche Ippocrate ha consigliato l’uso dell’olio: succo di olive fresche nelle malattie mentali e impacchi di olive macerate per guarire le ulcere. Diversi secoli più tardi, Plinio il Vecchio era giunto alla conclusione che «due sono i liquidi più graditi al corpo umano: all’interno il vino, all’esterno l’olio» ed aveva rilevato che esso veniva usato insieme ad altre sostanze per preparare molti medicamenti. Nel Rinascimento l’olio di oliva è stato inoltre usato per curare le infezioni ginecologiche e fino alla fine dell’Ottocento anche per curare l’otite e come blando purgante. Fino a pochi anni fa – prima della disponibilità della vitamina D – gli anziani agricoltori lo impiegavano per massaggiare i bambini rachitici.
Ma i pregi dell’olio hanno continuato ad essere apprezzati anche in anni più recenti e questo alimento è divenuto oggetto di studi scientifici, soprattutto in cardiologia e dietologia. Addirittura, la prestigiosa struttura americana Mayo Clinic ha affermato che “L’olio d’oliva contiene grassi mono-insaturi, un tipo più sano di grasso che può ridurre il rischio di una malattia di cuore, riducendo i livelli del colesterolo totale e delle “cattive” lipoproteine a bassa densità LDL nel sangue. Al contrario, i grassi saturi quali burro, grassi animali, oli tropicali, e gli oli parzialmente idrogenati aumentano il rischio di malattie cardiache, aumentando i livelli di colesterolo totale e LDL“.
Ma in tempi più recenti si vanno apprezzando anche altre peculiari possibilità terapeutiche dell’olio d’oliva. Un lavoro pubblicato sul British Journal of Nutrition ha suggerito che sostituire nella dieta i grassi saturi con l’olio d’oliva (un grasso monoinsaturo), può tradursi in una perdita piccola ma significativa sia del peso corporeo che della massa grassa senza cambiare nient’altro nell’alimentazione od aumentare l’attività fisica. Quindi possiamo concludere che la letteratura scientifica ha ormai dimostrato come l’olio d’oliva aiuti a contrastare le patologie cardiache, incida sul diabete e sulle funzioni del fegato, dello stomaco e dell’intestino.