L’olio extravergine di oliva previene il cancro. La ricchezza in acido oleico lo rende un prezioso alleato per la prevenzione del cancro. Questo prezioso ingrediente si trova nella quantità del 75% degli acidi totali. Inoltre maggiore è la quantità e superiore è la sua stabilità ad alte temperature. Uno studio pubblicato Molecular Biology lo indica anche un composto in grado di contrastare la formazione dei tumori, specie quelli al cervello. L’acido oleico, infatti, impedisce a una proteina denominata MSI2 di fermare la produzione di miR-7 o micro RNA-7. Quest’ultimo è già conosciuto da 犀利士
tempo come agente in grado di bloccare la formazione di metastasi nei tumori solidi. «Anche se non possiamo ancora affermare che l’olio d’oliva aggiunto alla propria dieta aiuti a prevenire il cancro al cervello, i nostri risultati suggeriscono che l’acido oleico è in grado di supportare la produzione di molecole in grado di sopprimere le cellule tumorali coltivate in laboratorio. Ulteriori studi potrebbero aiutare a determinare il ruolo che l’olio d’oliva potrebbe avere sulla salute del cervello», conclude Gracjan Michlewski dell’Università di Edimburgo in Gran Bretagna.
Riduce il colesterolo .Un’altra ricerca, pubblicata su Circulation, ha evidenziato come la mediterranea arricchita con olio extravergine di oliva (EVO) migliora le funzioni chiave del colesterolo buono. In particolare promuove il cosiddetto trasporto inverso del colesterolo. Ovvero il processo mediante il quale l’HDL rimuove la placca nelle arterie e la trasporta al fegato dove viene utilizzata per produrre composti ormonali o per essere eliminata. Inoltre aumenta la protezione antiossidante. Incentiva, cioè, la capacità dell’HLD di contrastare l’ossidazione delle LDL che potrebbero innescare le placche aterosclerotiche.
Migliora la salute cardiovascolare e contrasta il diabete. Oltre a ridurre il colesterolo, acerrimo nemico della salute cardiovascolare, l’olio extravergine di oliva sembra svolgere azione rilassante dei vasi sanguigni. In questo modo i nostri vasi rimangono più aperti al fine di far scorrere nel migliore dei modi il sangue. In più, secondo uno studio coordinato dalla Società italiana di diabetologia (Sid) e pubblicato su Diabetes Care, l’aggiunta di olio extravergine di oliva dopo i pasti riduce il picco glicemico post-prandiale. «Uno o due cucchiai di olio extravergine di oliva ai pasti ─ conclude Gabriele Riccardi, past president della Sid ─ possono aiutare a moderare la glicemia senza dover limitare eccessivamente gli alimenti che contengono carboidrati, anche quelli come pane, riso, polenta e patate che hanno un Indice glicemico più elevato».